La lotta per la vita: 1859-1878-2013

di Tiziana Mazzaglia  @TMazzaglia

 

Pubblicato in «Notizie in… controluce», Ottobre 2013, pg. 17, tot. Pg. http://www.controluce.it

Charles Darwin (1809-1882) scienziato noto per aver elaborato la teoria della sopravvivenza, con il libro “L’origine della specie”, edito nel 1859. Un trattato sull’evoluzione degli organismi viventi, in cui viene spiegata la teoria della sopravvivenza, secondo la quale il numero degli organismi viventi che nasce è superiore a quello che può vivere, con le risorse disponibili. Ne scaturisce quindi una lecita lotta per sopravvivenza. Una crudele battaglia tra avversari, in cui vi è sempre chi ha più vantaggi dell’altro e li accresce eliminando concorrenti, in una sorta di avvenimenti inquietanti. Alienazione e distruzione sembrano comandamenti di vita. Già nell’Ottocento la società investita dall’economia capitalistica e dall’industrializzazione che toglieva le terre ai contadini, per trasformare il paese agricoli in centri moderni aveva allarmato gli intellettuali sul concetto della “lotta per la vita”. Giovanni Verga, esponente del vereismo, attento a quanto lo circondava aveva avvertito la forte mentalità Darwiana, infatti, la società in cui viveva era dominata da uno spietato antagonismo tra individui, gruppi e classi. Le leggi che la regolavano erano la sopraffazione del più forte sul più debole e l’interesse individuale. Ne parla nel ciclo narrativo “I vinti” e in una lettera al suo amico Salvatore Paola del 1878. Anche oggi la nostra società risente molto di questa teoria. Oggi, possiamo dire che il numero degli organismi viventi senza lavoro è superiore a quella che può vivere degnamente, con le risorse disponibili. Questo è causa di continue diatribe, alienazioni, omicidi, suicidi, distruzione e mobbing. Una parola che si sta diffondendo sempre più. Un clamoroso esempio sono agli insegnanti dei nostri giorni, con il fenomeno dei tagli nelle scuole, che si sta diffondendo a macchia d’olio. Se citiamo l’esempio delle classi che da quindi alunni sono diventate di trenta alunni, diminuendo così le sezioni, possiamo notare come un insegnate veda mancare il suo posto, perché di due classi se ne è formata una. Quindi, molti insegnanti che erano di ruolo perdono il loro posto e i giovani che vogliono intraprendere questa carriera trovano le strade chiuse. E non solo, anche le ore di lezione vengono tagliate, così, per una teoria del risparmio si vedono persone senza più il vantaggio di poter avere sostentamento e questa politica dei tagli implica tagli di vite! Senza lavoro non si hanno risorse e gli organismi senza risorse o muoiono o lottano per poter avere il sostentamento degli altri avversari. Una società in cui la legge di sopravvivenza spinge alle cattiverie, alle angherie più profonde per umiliare gli altri concorrenti e poter occupare il loro posto, magari non loro direttamente, ma i loro figli o parenti. Una situazione drastica che non può portare che all’arresto dello sviluppo umano e all’annullamento di valori umani, senza garantire più condizioni di pace e sicurezza. Un altro esempio è l’aumento dei furti nelle abitazioni, se un individuo non ha sostentamento, cerca di prendere quello del concorrente che ha più vantaggi di lui. Di questo passo non si può che andare incontro alla completa rovina!