PETALI DI PAROLE

PETALI DI PAROLE

Tiziana Mazzaglia, Petali di parole, poesie e disegni, Fondazione Mario Luzi ed., Roma marzo 2014, pp. 68 ISBN 978—88-6748-036-4

Petali di parole di Tiziana Mazzaglia è stato pubblicato per la prima volta a Gennaio del 2013, presentato, nel Febbraio 2013, a Pavia, presso la Biblioteca Universitaria, Salone Teresiano, MIBAC, sotto la direzione del Prof. Giovanni Cordini, docente dell’Università di Pavia. In questi giorni l’opera è edita in una nuova versione curata dalla Fondazione Mario Luzi, arricchita di una prefazione del Dott. Mattia Leombruno e di un’auto intervista dell’autrice.

Dalla Prefazione:

«Petali di parole è la seconda raccolta poetica, che segue Scarabocchi nella mente, pubblicata con la Fondazione Mario Luzi. I due lavori, pur con suggestioni e caratteri differenti, segnano un percorso che è in continuità logica e dialettica. In quest’opera ci si cala infatti più addentro e nel vivo di uno sguardo profondo ed ampio sull’intera scena d’esistere.(…) L’amore per l’autrice verso la parola, inteso come rapporto privilegiato ma non esclusivo con il senso profondo d’esistere, che Tiziana Mazzaglia percepisce e da cui trae orizzonte per la propria ispirazione. Esso è soprattutto un sentimento condiviso, messo in comunione, ri-messo nelle mani del lettore che è interlocutore preferenziale di questa scrittura libera da vincoli, che urla e dichiara se stessa in campo aperto, nella speranza di un approdo, di un ascolto, che non smarrisca l’eco nel riverbero del mondo». Mattia Leombruno, Presidente della Fondazione Mario Luzi.

Da L’autrice intervista se stessa:

«Queste poesie non sono state scritte con la volontà di pubblicare un volume. (…) Scritte solo per sensibilità verso ciò che mi circondava.(…) Mi sono sentita molto vicina alla poetica del Pascoli, perché ho descritto le sensazioni provocatemi dalle immagini, con la stessa sensibilità del ‘fanciullino’, ovvero di chi le vede per la prima volta.(…) Così, vedo le mie poesie e tutto ciò che scrivo, sia gli articoli, sia i saggi. Saranno lette sicuramente da chi le andrà a cercare, ma saranno intese da ognuno secondo la propria sensibilità. (…) Kandinskij sosteneva che il valore di un’opera d’arte consiste nel suo profetizzare un mondo. Ed è questo che mi aspetto dalle mie poesie.» Tiziana Mazzaglia, l’autrice.